Abbiamo trattato in precedenza dei gradi del filosofare e di come la metafisica sia la scineza o dottina dell'ente in quanto ente; nel pensiero di Aristotele la metafisica è la filosofia fondamentale in quanto fornisce le basi fondamentali della dottrina filosofica. I princìpi della metafisica che per il filosofo di Stagira costituiscono i princìpi o gli assiomi di ogni sapere sono i seguenti:
- Il principio di contraddizione in base al quale una cosa è impossibile che sia e non sia « secondo lo stesso rispetto» ossia secondo lo stesso punto di vista. Di due affermazioni che si contraddicono, una di esse deve essere necessariamente falsa. Si ricollega al principio di contraddizione il principio di identità e il principio del terzo escluso in base al quale oltre all'essere e non essere non può esistere un medio ossia, diremmo con il linguaggio comune, un qualcosa che sia una via di mezzo tra essere e non essere. Ciò è così evidente che non necessità, insegna Aristotele, di alcuna dimostrazione nè può essere dimostrato. Il principio di contraddizione è ciò che permette l'esistenza del linguaggio senza di esso non si può nè dialogare nè formare il pensiero. Chi nega il principio di contraddizione non distinguendo più il vero dal falso riduce ad una sola cosa entrambi.
- Il principio di causalità in base al quale «ogni cosa in movimento esige la causa del suo movimento» in altre parole una cosa in movimento si trova in uno stato di potenza ossia di passaggio all'atto quindi un ente in potenza richiede necessariamente l'ente in atto.
- Il principio di finalità: se il passaggio dalla potenza all'atto è connaturale a tutte le cose sensibile questo è dovuto alla privazione della forma che cerca di conquistare. Ogni cosa quindi tende a raggiungere la sua forma perfetta quindi per Aristotele la legge suprema che regola il mondo sensibile è il finalismo (o teleologia); tutto ciò che esiste nel mondo è diretto ad un fine, questo fine è la perfezione dove non c'è alcuna privazione ma pienezza o Atto puro cioè Dio.
Condividendoidee (Filosofia e Società)
Per Aristotele caratteristica della sostanza intesa come realtà concreta è il divenire che si manifesta non solo negli accidenti ma anche nella stessa sostanza. Il divenire o movimento per ...