Nella filosofia di Aristotele, come abbiamo già visto, la fisica è strettamente connessa alla metafisica: tutto ciò che accade nel mondo sensibile è soggetto al divenire attraverso lo spazio e il tempo e ogni passaggio può essere qualitativo, quantitativo e locale. La natura nel suo incessante sviluppo tende al fine supremo che è il Motore immobile, Dio. Se Dio è pienezza assoluta dove non c'è mancanza o difetto, la natura oltre ad essere il complesso delle cose sensibili è anche il principio di azione che muove ogni cosa costituendo nel contempo la determinazione della forma che è principio di attività ed unità. Una volta che è stato stabilito che tutta la natura è in continuo movimento, Aristotele si trova ad affrontare Il problema di individuare le condizioni che consentono il movimento. Aristotele osservando i corpi in movimento individua quattro tipi di movimento:
- la generazione la corruzione;
- il mutamento;
- l'accrescimento e la diminuzione;
- la traslazione.
Ogni movimento avviene nello spazio che per Aristotele è la somma dei luoghi o ciò che circonda in superficie i corpi che sono destinati a stare nel loro luogo naturale in relazione alla loro natura e alla loro conformazione; ad esempio il luogo naturale di una cosa pesante è il suolo, una pietra lanciata viene sostenuta per un tempo brevissimo dall'aria che è anch'essa corpo per poi ricadere per terra ossia nel suo luogo naturale. Ogni corpo quindi si muove grazie ad un altro corpo pertanto per Aristotele è inconcepibile il vuoto in quanto se fosse presente come invece sosteneva Democrito, impedirebbe il movimento dei corpi. Se lo spazio è la somma dei luoghi dove avviene il movimento, il tempo è una realtà strettamente connessa al divenire dove vi è un prima e un dopo.
Nella fisica aristotelica rientrano poi l'astronomia e lo studio degli esseri viventi, ambiti disciplinari che oggi sono oggi propri di scienze a sè stanti rispetto alla filosofia così come viene concepita nel mondo moderno; per Aristotele invece, la filosofia era essenzialmente ricerca sistematica finalizzata alla soluzione dei problemi. Questo è il motivo per cui diversi storici della filosofia hanno osservato che il pensiero di Aristotele è caratterizzato dall'apodissi ossia dalla ricerca di una soluzione ad un determinato problema finalizzata all'affermazione di una tesi sostenuta dalla dimostrazione
Aristotele: il divenire, la materia, la forma, le cause - Condividendoidee (Filosofia e Società)
Per Aristotele caratteristica della sostanza intesa come realtà concreta è il divenire che si manifesta non solo negli accidenti ma anche nella stessa sostanza. Il divenire o movimento per ...