Ancora una volta tanti proclami e dietro il niente, sulla riforma del mercato del lavoro annunciata dal governo Monti non si riesce a comprendere assolutamente niente: non la comprendono le forze sociali, le forze poltiche che la dovrebbero appoggiare e soprattutto non sono in grado di capirla i diretti interessati ossia coloro che tutti i giorni fanno i salti mortali per poco più di 1000 euro al mese. Stiamo parlando di quelli che lavorano veramente e mandano avanti la baracca non di quelli che pontificano sulla modernità e sono contro il posto fisso ma difendono strenuamente il proprio. Il leader della Cgil Susanna Camusso ha affermato che per la riforma degli ammortizzatori sociali il governo potrebbe trovare le risorse dai patrimoni. L'idea è vecchia ma è giusta. Incominciamo però con gli stipendi dei boiardi di stato che prendono centinaia di migliaia di euro all'anno mentre il paese sta affondando. Si perché è intollerabile sapere che molti "manager di stato" con la pubblica amministrazione sono diventati ricchi, mentre il conto lo devono pagare gli indigenti e i precari. Ma se costoro sono pagati per quel che valgono come mai nessuna, dico nessuna azienda privata li vuole? Cosa farebbero costoro se si applicasse la regola della flessibilità in uscita di cui in ogni occasione parla il ministro del Welfare?La domanda è retorica, la risposta è scontata, non farebbero niente perché per lavorare nelle aziende private non bastano i titoli, servono le capcità e non le carriere protette dagli automatismi voluti dalle forze politiche che hanno depredato questo paese.
Il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni ha affermato che "siamo nel blackout", tradotto: "siamo nel buio più completo, non sappiamo nulla, assolutamente nulla sulla riforma del mercato del lavoro"; per Bonanni ciò che conta è sapere il motivo per cui ci sarà un incontro con il governo non ha quindi importanza sapere quando i sindacati si incontreranno con il governo ma sapere perché ci si incontra.
Sulla stessa sintonia il leader dall Uil Lugi Angeletti che ha affermato, senza mezzi termini, che in mancanza di risorse è impossibile fare una riforma degli ammortizzatori sociali e che se le risorse non si dovessero trovare si tratterebbe solo di propaganda".
Il paese langue, le opportunità di lavoro mancano e la pletora dei "pezzenti di Calcutta" cresce ogni giorno di più.
Purtroppo chi guadagna qualche milione di euro all'anno non sa cosa significa vivere con poco più di 800 euro al mese di cassa integrazione. Dicano pure che è qualunquismo fino a quando......