Fonte immagine: http://www.flickr.com/photos/26897027@N00/20255179
Ecco ch'un'altra volta, o valle inferna,
o fiume alpestre, o ruinati sassi,
o spirti ignudi di virtute e cassi,
ndrete il pianto e la mia doglia eterna.
Ogni monte udirammi, ogni caverna,
ovunqu'io arresti, ovunque io muova i passi;
chè Fortuna che mai salda non stassi,
cresce ognora il mio male, ognor l'eterna.
Deh, mentre ch'io mi lagno e giorno e notte,
o fere, o sassi, o orride ruine,
o selve incolte, o solitarie grotte,
ulule, e voi del mal nostro indovine,
piangete meco a voci alte interrotte
il mio più d'altro miserando fine.
La storia di Isabella Di Morra è la storia di una donna che ancora oggi commuove e tocca la coscienza del lettore, la poetessa lucana ebbe una vita brevissima, morì a soli 26 anni (1520-1546) dopo avere vissuto segregata nel castello di Favale prigioniera dei fratelli che cercavano di impedirle qualsiasi contatto con l'esterno.
Nonostante fosse costretta alla "prigionia" ebbe una corrispondenza con il poeta spagnolo don Diego Sandoval de Castro, fu proprio a causa di questa relazione che i fratelli rivolsero tutta la loro rabbia nei confronti di Isabella uccidendola.
Passano i secoli e la storia di questa ragazza sembra un fatto di altri tempi, eppure in molte culture contemporanee l'idea che la donna sia un oggetto di possesso resiste, non ci soffermeremo su questo aspetto che pur merita considerazione, oltre alla pietà umana nei confronti delle vittime, sovviene un moto di reazione non certo benigno nei confronti di tutti coloro che provocano sofferenza e morte, anche se ciò mette in moto un circolo vizioso di violenza che solo la Giustizia può spezzare.
Ciò su cui invece ci soffermeremo riguarda la parte letteraria, abbiamo scelto questa splendida poesia che è uno sfogo drammatico messo in versi; uno sfogo che è anche un funesto presagio di sventure ("ulule, e voi del mal nostro indovine, piangete meco a voci alte interrotte il mio più d'altro miserando fine").
Di questa giovane donna ci rimangono i versi che paiono un fuoco imperituro per le nostre coscienze.
Per approfondire la figura di Isabella Di Morra può interessarti:
http://www.letteraturaalfemminile.it/isabellamorra.htm (link)