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5 luglio 2012 4 05 /07 /luglio /2012 04:39

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Per chi fosse interessato alla storia delle idee politiche segnalo un libro di: 

Giampietro N. Berti intitolato Il pensiero anarchico dal Settecento al Novecento 

un tomo di 1030 pagine che analizza dal punto di vista storico e ideologico il movimento dell'anarchismo partendo da una rassegna di carattere filologico dal punto di vista della definizione generale per passare poi alla nascita e al primo sviluppo dell'anarchismo e alla sua evoluzione storica. 

E' interessante come il termine "anarchia" sia stato soggetto a diverse interpretazioni e come nel tempo questo termine abbia assunto dei significati dai contenuti differenti relativamente al punto di vista dal quale è stato osservato. 
Questa puntualizzazione è necessaria soprattutto quando si assiste un distacco tra quello che è il suo significato primo dal significato che ha assunto nella vulgata del linguaggio comune. 

Il termine ha un preciso significato e deriva dal greco e significa senza governo, dal punto di vista filologico quindi il significato è ben lontato da quello assunto nel linguaggio comune per cui anarchia sarebbe eguale a caos, anzi una società senza governo è una società che non ha bisogno di governo perchè si governa da sola. 
Tale significato in realtà indica un affrancamento da qualsiasi forma di potere sia di carattere ideologico che politico, è inevitabile che a questo affrancamento si accompagni un'ansia di libertà da cui anche la definizione dell'anarchismo come libertarismo. 

L'opera è divisa in quattro parti: 

  • Nella prima parte sono passati in rassegna i più importanti dell'anarchismo: Proudhon,Bakunin, Stirner e Kroptokin; è interessante vedere non solo le differenze tra questi pensatori anarchici ma anche il diverso modo di intendere l'anarchia: da una parte abbiamo chi come Stirner propone un'anarchia di tipo individualistico, dall'altra un Proudhon che prospetta un anarchismo comunistico. Tali differenze che poi ebbero altri esiti in campo ideologico sono molto importanti per capire buona parte del pensiero politico del Novecento: basti pensare al pensiero di Max Stirner che basa il suo concetto di anarchia esclusivamente e solamente sul'individualismo dove la forza e l'egoismo erano le uniche cose che contavano per raggiungere l'affermazione assoluta dell'individuo. Di contro Bakunin pur essendo critico nei confronti del marxismo prospetta una sorta di anarchismo di tipo collettivistico dove vengono proposti il collettivismo del lavoro e dei mezzi di produzione. 
  • La seconda parte analizza i rapporti tra marxismo e anarchismo, rapporti che presto arrivarono ad un inevitabile scontro in quanto il totalitarismo comunista di Marx era in antitesi con l'idea libertaria dell'anarchismo e con il rifiuto di ogni forma di autoritarismo e di repressione. 
  • La terza parte è particolarmente interessante perchè analizza il pluralismo del pensiero anarchico e le diverse forme che ha assunto nella storia del pensiero, pensiamo ad esempio a Lev Tolstoj che poggiava il suo anarchismo su due valori: l'amore e la non violenza, una sorta di anarchismo cristiano ben diverso da quello proposto da Bakunin. L'anarchismo di Tolstoj è interessante anche dal punto di vista pedagogico perchè prospetta la possibilità di dare una libera educazione ai bambini e in senso più generale all'uomo quale essere vivente inserito in una società. 
  • La quarta parte è forse la più stimolante perchè vengono prese in esame quelle concezioni che comunque hanno attinto dal calderone dell'anarchismo per elaborare teorie che poi hanno preso un'altra strada ma in cui è possibile rintracciare le radici proprio nei diversi filoni in cui l'anarchismo si è sviluppato. 


Nota 

Il linguaggio politico è ambiguo e facilmente si creano degli equivoci concettuali che nascono da una scarsa conoscenza anche filologica dei termini, capire il linguaggio economico, politico, ideologico significa capire per poter interpretare meglio. 
Quel che manca spesso nelle scuole è la possibilità di approfondire, i programmi scolatici spesso non solo non forniscono gli strumenti concettuali per stimolare la ricerca ma spesso creano le condizioni perchè dei giovani si avvicino a delle ideologie senza alcuna possibilità di discernimento. 
Una scelta consapevole nasce anche dalla lettura di opere come queste, poi ognuno potrà fornire la propria interpretazione e chiave di lettura, mettendo dei punti fermi che nascono solo dalla conoscenza. 

Un'opera importante per capire, per approfondire e potersi orientare, un momento di riflessione che aiuta a togliere di mezzo molti equivoci nati intorno al termine anarchia.

 

 

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Published by Caiomario - in Libri

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