Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
5 aprile 2014 6 05 /04 /aprile /2014 19:02

contatore traffico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IMGP6492.JPG

 

Ritratto di Marx (Album di Caiomario)

 

LA CONCEZIONE MATERIALISTICA DELLA STORIA 

Se nella storia del pensiero occidentale c'è un concetto che è stato soggetto a molteplici fraintendimenti è stato quello della concezione materialistica della storia. 
Questo è avvenuto per due motivi: il primo riguarda il fatto che a Marx si sono richiamati i regimi comunisti del Novecento, il secondo è che a Marx ed Engels si sono attribuite cose che non sono mai state da loro sostenute; nel primo caso si è commesso l'errore di vedere in quei regimi una realizzazione di quanto sostenuto nelle loro opere da Marx ed Engels, nel secondo caso ci troviamo davanti a improvvisati detrattori che non hanno mai letto una sola pagina delle opere dei due pensatori. 

Fatta questa premessa, bisogna aggiungere che tutta quanta la parte teorica del pensiero di Marx ed Engels è filosofia nel senso stretto del termine, che nasce in ambito filosofico e che ha forti implicazioni di carattere teoretico e interpretativo al di là del fatto che poi ci siano stati dei sistemi politici che si sarebbero ispirati ad essi. 
Questo è il motivo principale per cui a pieno titolo le opere di entrambi possono essere annoverate nell'ambito della storia del pensiero occidentale e in particolare di quello filosofico. 
La formazione stessa di Karl Marx è filosofica, si ricorda che Marx si laureò in filosofia con una tesi dal titolo "La differenza tra la filosofia della natura di Democrito e di Epicuro" ed Engels frequentò da giovane gli ambienti della sinistra hegeliana. 

 

 

 

 

IMGP6494.JPG

Monumento a Marx a Mosca (Album di Caiomario)

LA BASE DELLA CONCEZIONE MATERIALISTICA DELLA STORIA E' L'ANTROPOLOGIA DI MARX 

**Fatte queste premesse per comprendere lo spirito del libro, è necessario capire da dove ha origine l'espressione "materialismo storico" che se vogliamo è una delle espressioni più fortunate e più usate nel lessico filosofico e politico a partire dalla fine dell'Ottocento; intanto bisogna sgombrare il campo da un luogo comune, questa espressione non è stata coniata da Karl Marx, ma è stato Friedrich Engels a coniarla volendo indiacare il canone interpretativo usato da Marx per comprendere la storia. 
Per Marx infatti per capire lo svolgimento della storia, dobiamo partire da "individui reali" e dal loro agire, e nel loro agire troviamo le condizioni materiali in cui essi vivono, queste condizioni materiali sono quelle in cui essi si trovano ma anche quelle che essi stessi hanno determinato. 
Quando Marx parla di natura e storia introduce un concetto che avrà poi sviluppo in altri ambiti culturali: la natura non è qualcosa di a se stante, l'uomo modifica la natura, la manipola, la trasforma è quindi l'uomo che detrmina l'ambiente in cui vive e le sue condizioni materiali: 

Nel libro è insito un presupposto che è la base stessa della concezione materialistica della storia, il concetto antropologico dell'uomo di Marx, secondo cui la persona umana è costituita nella sua stessa natura dai rapporti di lavoro e dai modi di produzione, il termine che usa Marx nella sua traduzione italiana è "intrinsecamente", che significa questo? Significa che la natura dell'uomo ha cominciato a produrre le sue condizioni materiali per fare fronte ai suoi bisogni materiali e che ciò è andato a costituire la sua stessa psicologia. 
Marx affrontando la storia dell'industria sostiene che studiando il modo in cui si è sviluppata è possibile comprendere la psicologia dell'uomo e come si manifesta la sua ansia di trasformare la natura. 
In base a questi presupposti la vita non è determinata dalla coscienza, dove per coscienza si deve intendere l'insieme delle credenze politiche, religiose, culturali, etiche, ma è la coscienza che è detrminata dalle condizioni materiali. 

IL CONCETTO DI SOPRASTRUTTURE 

Se non si comprende l'antropologia come la intende Marx diventa pressochè impossibile capire il concetto di soprastruttura che è uno dei concetti più complessi nella storia del pensiero marxista e che è stato soggetto a molteplici interpretazioni e fraintendimenti, ma vediamo cosa dice a tal proposito Marx (la citazione è d'obbligo): 

"Nella produzione sociale della loro vita, gli uomini entrano in determinati rapporti necessari e indipendenti dalla loro volontà,rapporti di produzione, che corrispondono ad una certa fase di sviluppo delle loro forze produttive materiali. L'insieme di questi rapporti di produzione costituisce la struttura economica della società , che è la base reale su cui si edificauna soprastruttura giuridica e politica e alla quale corrispondono detrminate forme sociali di coscienza....Il modo di produzione della vita materiale condiziona perciò in generale, il processo della vita sociale, politica e spirituale" (Karl Marx, Per la critica dell'economia politica, a cura di E.Cantomori, Editori Riuniti, Roma, 1971, p.17) 

Si tratta quindi di una concezione filosofica che nasce per contrapposizione e per reazione a quella di Hegel secondo il quale è la coscienza che determina l'uomo in quanto essere sociale, per Marx è esattamente il contrario e le soprastrutture non sono alto che l'insieme dei valori spirituali e morali detrminate dalle condizioni materiali dell'uomo.

ENGELS SI SPINGE AVANTI 

Questo è un punto molto importante per evitare quei fraintendimenti a cui si faceva riferimento nelle righe precedenti, Marx era contrario ad ogni forma di rigido detrminismo secondo il quale l'uomo è in balia degli eventi storici, al contrario l'uomo interviene fattivamente nel corso degli eventi, li detrmina e li manipola modificandoli, così come l'uomo modifica l'ambiente, costruendo città, plasmando la materia per costruire utensili, spostando il corso dei fiumi, spianando montagne etc...l'uomo crea l'educazione arricchendola con contenuti valoraili , il problema è semmai il seguente, chi educherà l'educatore? 
Le idee in quanto tali pur non avendo una loro autonomia dalle condizioni materiali non possono essere svalutate al punto di negare il ruolo di poter agire con l'ambiente circostante. 
Pensare quindi che Marx si sia fatto portatore di una sorta di fatalismo economico significherebbe attribuirgli delle posizioni deterministiche e necessitanti,ed è esattamente il conterario, l'uomo può interagire con gli eventi storici e condizionarli. 

Engels sentì la necessità di chiarire questo aspetto fin dal suo nascere, quasi a voler stoppare eventuali equivoci, se il fattore economico è la base, le soprastrutture possono esercitare un ruolo fondamentale nel corso degli eventi storici, negare la loro autonomia non significa non riconoscere il loro ruolo. 
Proprio partendo da questa chiarificazione che se vogliamo è una variante del modo di intendere il materialismo storico, Engels parlerà di "rovesciamento della prassi storica" intendendo con ciò, una reazione della coscienza dell'uomo a determinate condizioni storiche, Marx, invece riteneva che questo rovesciamento non fosse essenziale perchè secondo lui le soprastrutture non agivano sulla storia ma era l'uomo che poteva agire attraverso la conoscenza delle tecniche a mutare le sue condizioni. 

E' comunque questo un aspetto molto controverso e se vogliamo contradditorio della posizione di Marx in quanto saranno proprie le sue idee a fare da leva ai moti rivoluzionari del Novecento, le soprastrutture appunto. 

Essenziale per la concezione materialistica della storia è comprendere poi le dinamiche della lotta di classe e lo studio dei fattori economici (tecniche di lavoro o di produzione, rapporti di lavoro e di produzione etc), in questo senso la posizione di Marx ed Engels si distingue da ogni forma di socialismo utopico volto a salvare aspetti di una determinata situazione sociale e storica in vista di quelle che vengono chiamate le opposizioni dialettiche delle contraddizioni. 

A differenza degli economisti classici come Smith o Ricardo, Marx riteneva che l'economia non era governata da leggi immutabili ed eterne che gli economisti dovevano studiare ma che il compito dell'intellettuale (diremo noi) è quello di porsi una domanda: quali sono le ragioni che hanno portato l'uomo a certe condizioni economiche, successivamente il suo compito sarà quello di fare emergere le contraddizioni insite in un sistema e solo in ultimo adoperarsi perchè vengano eliminate le cause di sfruttamento dell'uomo sull'uomo. 

 

 

 

 

IMGP6496.JPG

Copertina della prima edizione de "Il Capitale - ", l'opera venne pubblicata nel 1867.

Senza dubbio i canoni interpretativi in seguito alle posizioni teorizzate da Marx ed Engels, cambiarono radicalmente e anche chi si trovava in posizioni diverse, non poteva fare a meno di considerare quanto l'aspetto economico potesse essere determinante nello sviluppo delle realazioni sociali, la Chiesa stessa ad un certo punto si inserì nella cosiddetta questione sociale che culminò con l'enciclica "Rerum Novarum" proclamata da Leone XIII, nella quale si sostenne la legittimità dei sindacati operai e dell'intervento sociale nei conflitti tra capitale e lavoro e la necessità di pervenire a una legislazione sociale moderna. 
Quest'ultima è una posizione diversa da quella di Marx ed Engels ma senza dubbio la Chiesa non sarebbe stata stimolata a dover agire se non ci fossero stati i fermenti di quei movimenti europei che comunque nacquero anche in seguito alla posizione critica e politica di Marx ed Engels. 

Per affrontare il testo, consigliiamo di leggere in abbinamento il seguente saggio critico: 

  • C.Luporini, Dialettica e materialismo, Editori Riuniti, Roma, 1974. 

Articolo dell'autore già pubblicato altrove in forma modificata.

 

Può interessarti anche:

 

Quaderno Spinoza 1841 - Karl Marx

Condividi post
Repost0
Published by Caiomario - in Filosofi: Marx Karl

Presentazione

  • : Condividendoidee (Filosofia e Società)
  • : Storia della filosofia, letteratura e recensioni librarie
  • Contatti

Cerca

Archivi

Articoli Recenti

  • Malombra - Antonio Fogazzaro
    FOGAZZARO TRA SCAPIGLIATURA E NARRATIVA DECADENTE Per chi ama la letteratura decadente "Il piacere" di Gabriele D'Annunzio rappresenta l'inizio non solo di un genere, ma anche il metro di misura di un modus vivendi che nel tardo Ottocento era molto diffuso...
  • Epistula secunda ad Lucilium - Seneca
    SENECA LUCILIO SUO SALUTEM 1. Ex iis quae mihi scribis et ex iis quae audio, bonam spem de te concipio: non discurris nec locorum mutationibus inquietaris. Aegri animi ista iactatio: est primum argumentum compositae mentis existimo posse consistere et...
  • Elogio Della Donna Erotica. Racconto Pornografico - Tinto Brass
    46 PAGINE DI APPASSIONATO TRIBUTO AD UNA DONNA EROTICA: NINFA Non vi è traccia nella letteratura di opere esplicative in cui un regista spiega le sue scelte filmiche, per questo motivo "Elogio Della Donna Erotica. Racconto Pornografico" scritto da Tinto...
  • Favole - Jean de La Fontaine
    Come leggere le favole di La Fontaine Tra le note presenti in molte edizioni de "Le Favole" di La Fontaine, troviamo due raccomandazioni che dovrebbero indicare la tipologia di lettori: la prima consiglia la narrazione del libro ai bambini di quattro...
  • La scoperta dell'alfabeto - Luigi Malerba
    TRA LIEVE IRONIA E IMPEGNO MORALE Luigi Malerba nato a Berceto ( Parma ) nel 1927 , sceneggiatore, giornalista ha partecipato al Gruppo 63 e fa parte di quel movimento intellettuale che è stato definito della Neoavanguardia, partito da posizioni sperimentaliste...
  • La Certosa di Parma - Stendhal
    Ambientato in un Italia ottocentesca in parte fantastica, in parte reale, le avventure di Fabrizio del Dongo si snodano in una serie di incontri e peripezie al termine dei quali si trova il luogo ... ECCO L'ITALIA CHE TROVÒ MARIE-HENRY STENDHAL QUANDO...
  • Il nuovo etnocentrismo in nome della lotta al razzismo
    Sino al 1492 esistevano in America delle genti chiamate genericamente Amerindie (aztechi, maya, toltechi etc.) che costituivano il patrimonio umano e culturale di quelle terre. Sappiamo come le cose sono andate dopo quella data, da quel momento è iniziato...
  • Il ritratto di Dorian Gray - Oscar Wilde
    Letteratura, cinema e teatro, un ritratto che non invecchia. Il ritratto di Dorian Gray è un classico della letteratura, almeno così viene definito e ogni volta che si deve usare questa espressione bisognerebbe farlo con una certa riluttanza perché c'è...
  • Filosofi: Bruno Giordano
    VITA, OPERE Giordano Bruno (Nola, 1548-1600), entrò a diciotto anni a far parte dell'Ordine dei Domenicani nei confronti del quale mostrò insofferenza per la disciplina e per l'indirizzo culturale. Nel 1576 abbandonò l'Ordine perché sospettato di posizioni...
  • Poco o niente. Eravamo poveri. Torneremo poveri - Giampaolo Pansa
    Pansa ha la capacità di saper leggere la realtà e non semplicemente di interpretarla, la sua "narrazione" suscita stupore ed è sempre spiazzante e al di là del fatto che i suoi libri riescano a raggiungere i primi posti delle classifiche dei libri più...

Link