Fonte immagine: http://www.flickr.com/photos/90282319@N00/4092611032 (album di aeneastudio)
Metafisica del sesso di Julius Evola è uno dei libri ancora oggi tra i più venduti dall'autore e merita senz'altro di essere letto anche per la straordinaria capacità che aveva Evola di approfondire ogni singolo argomento e di presentarlo sotto una veste inedita, ma nello stesso tempo aderente alla tradizione.
ASPETTI CONTENUTISTICI
Per chi conosce Julius Evola è un'annotazione quasi lapalissiana affermare che questo non è un libro di sesso ma un libro sul sesso.
Il termine metafisica è da Evola utilizzato nel seguente duplice significato:
1)- come ricerca dei principi e dei significati ultimi ( quindi nella sua accezione più squisitamente filosofica)
quindi metafisica del sesso in questa accezione " sarà dunque lo studio di ciò che, da un punto di vista assoluto, significano sia i sessi, sia le relazioni fondate sui sessi" ( p.5).
2) - come scienza che va al di là del fisico quindi nel suo significato squisitamente etimologico
questa ricerca di Evola che va oltre il fisico non riguarda concetti astratti o idee filosofiche - è lui stesso a chiarirlo ma l'antropologia che vada oltre il binomio anima-corpo per approdare agli stadi più sottili della coscienza umana.
Andando oltre la dimensione del dominio erotico proprio della mentalità occidentale che Evola chiama profano, troviamo un vero e proprio percorso multidisciplinare che comprende la storia, l'etnologia, il folklore, la storia delle religioni, la mitologia.
Interessantissimo è l'esame di come è concepito il sesso nel mondo moderno e di come era inteso nel mondo classico.
E' impossibile andare in Grecia e fare il visitarore di monumenti senza aver compreso prima l'ars amandi dei greci, di quello che pensavano Solone, Alcibiade, Pericle e Fidia, il più grande artista dell'antichità e, lo stesso avvenne a Roma dove esisteva un vero e proprio culto di Venere, scrive a tal proposito Evola:
"Nell'antichità classica le etère furono notoriamente tenute in alto conto da uomini come Pericle, Fidia, Alcibiade; Solone fece erigere un tempio alla dea della "prostituzione" e lo stesso avvenne a Roma in relazione a certe forme del culto di Venere. Ai tempi di Polibio statue di etère si trovavano in templi ed edifici pubblici, vicino a quelli di condottieri e di uomini politici. Alcune di quelle donne in Giappone sono state onorate con monumenti. E come nel caso di ogni altra arte nel quadro del mondo tradizionale, vedremo che per la stessa ars amandi è da supporsi talvolta l'esistenza di un sapere segreto, sopratutto là dove sono attestate connessioni delle donne in possesso di essa con determinati culti". (p.31 )
CONSIDERAZIONI FINALI
La ricerca condotta da Evola è una ricerca che si basa su una documentazione di tutto quello che in molteplici civiltà antiche è stato riconosciuto in tema di sacralità del sesso con tutti i suoi fini evocatori e iniziatici ma nel contempo è utile per coloro
che vogliono cogliere sino in fondo gli aspetti di quei fenomeni che vanno sotto il nome di gelosia, pudore sino al grande mistero del complesso amore e morte.
- Autore:Julius Evola
- Titolo: Metafisica del sesso
- Editore: Edizione Mediterranee Roma
- Pagine: 413
- Prezzo: 19,93
Libro reperibile anche on line.