Aforismi sul volere
E ricordati sempre........
Se vuoi qualcosa nella vita allunga
la mano e prendila
(Emile Hirsch)
Aforismi sul volere
E ricordati sempre........
Se vuoi qualcosa nella vita allunga
la mano e prendila
(Emile Hirsch)
Ognuno è artefice del proprio destino.
(Appio Claudio)
È il destino che mescola le carte,
ma è l'uomo che gioca la partita.
(Victor Hugo)
Il coraggio è semplicemente la
volontà di avere paura e agire
comunque.
(Robert Anthony)
Dopo la sessantina- un dolore ogni mattina
(Frate indovino)
In antico chi studiava lo faceva per se stesso.
Oggi chi studia lo fa per gli altri.
(Confucio)
Studiare senza riflettere è inutile.
Riflettere senza studiare è pericoloso.
(Confucio)
L'uomo superiore è cauto nel parlare
e pronto nell'azione.
(Confucio)
Ciò che l'uomo superiore cerca,
lo cerca in se stesso, mentre l'uomo dappoco
lo cerca negli altri.
(Confucio)
Secondo quanto osservato da Ettore Pais discepolo di Teodoro Mommsen, sicuramente il più auotorevole studioso della storia di Roma, sono poche le istituzioni che ebbero un'importanza pari a quelle del tribunato della plebe.
In origine i tribuni della plebe non erano magistrati dello Stato e "non avevano neppure il diritto di penetrare nella Curia".
Solo in un secondo momento il tribunato della plebe diventò una potente magistratura civile ed i "tribuni erano divenuti Senatori", tuttavia a causa delle loro modeste origini, inizialmente non si sedevano nella Curia e solo con il tempo che a tutti gli effetti acquisirono il diritto di discutere con i senatori di origine patrizia.
Ma quando i tribuni della plebe vennero chiamati a far parte del Senato? Nel 206 a.C e fu un certo Fabio Buteone a volere che ne facessero parte. A seguito di questo curioso fatto, venne promulgata una legge, la lex Atinia in base alla quale i tribuni della plebe vennero chiamati a fare parte, secondo diritto, del Senato.
La storia di Roma è la storia dell'attività del popolo Romano, l'alternarsi tra vicende esterne ed interne a favore delle prime, diede forza al Senato e a tal proposito osserva il Pais:
"L'attività del popolo Romano continuò sopratutto ad essere rivolta alle vicende esterne e da ciò ne derivò come logica conseguenza l'accentramento degli affari di Stato nelle mani del Senato. Questi si arrogò sempre più la facoltà di trattare e risolvere questioni rispetto alle quali per i tempi passati era stato necessario tener conto dell'autorità dei tribuni della plebe, spesso avversi e del consenso del popolo raccolto nei comizi".
I COMPITI DEI TRIBUNI DELLA PLEBE
* Controllavano le leve militari;
* Davano protezione a quei plebei che dopo avere compiuto il servizio militare, ne erano esentati;
* Garantivano la libertà a coloro che erano nati liberi e a coloro che si erano affrancati legittimamente, dalla schiavitù.
Fonte immagine: http://www.flickr.com/photos/80146877@N00/6595318079 (Dall'album di Adas Ardor)
Non voglio prendere in moglie una donna ricca. Volete sapere perché? Non voglio essere la sposa di mia moglie. La donna, Prisco, deve essere inferiore al proprio marito: in nessun altro modo l'uomo e la donna sono pari.
(Marziale)