Storia della filosofia, letteratura e recensioni librarie
Quando si parla di autori russi è ormai un luogo comune quello di sottolineare un presunto difetto: "quello di essere noiosi"; niente di più fuorviante per i lettori che dovrebbero avvicinarsi ad ogni autore senza preconcetto. Anton Cechov va esattamente in direzione contraria allo stereotipo disegnato da coloro che non conoscono la letteratura russa e il cui giudizio è stato in parte influenzato dalle noiosissime riduzioni televisive in bianco e nero trasmesse negli anni '60.
Ma Cechov non è Leon Tolstoj, non scrive romanzi lunghi dove il rischio per il lettore è quello di perdere il filo della trama o quello di abbandonare il testo dopo la lettura del primo capitolo, Cechov è uno dei più straordinari autori di novelle e racconti brevi, non è noioso, è sobrio ed è l'autore perfetto per i lettori di ogni epoca perché sa rappresentare, in modo magnifico, i personaggi della vita quotidiana, con le loro debolezze e i loro difetti.
Leggendo infatti i racconti di Cechov è facile procedere per analogia trovando delle corrispondenze con la propria realtà, così ci accade ogni volta che riprendiamo una delle novelle contenute nelle sua raccolte.
La prima raccolta di Cechov che abbiamo letto è stata "Racconti variopinti" che contiene una serie di racconti scritti a partire dal 1883; la forma letteraria preferita da Cechov era quella della novella; lo scrittore russo era solito "passare" i suoi scritti a riviste di poca importanza che, all'epoca in cui visse, avevano una scarsissima diffusione nella società russa composta per lo più da una pletora di analfabeti.
Quello che più apprezziamo di Anton Cechov è il suo saper raccontare con distaccato umorismo l'umanità nella sua universalità.
Come di Verga ricordiamo novelle quali "La Roba", "La Lupa" o "Rosso Malpelo" così di Cechov ho ben fissato nel mio immaginario alcune delle sue straordinarie novelle come, ad esempio, "Il camaleonte", "Lo starnuto" , "I contadini", "La fidanzata". Ecco la mia selezione:
IL CAMALEONTE
La novella è tutta incentrata sul commissario Ociumielov che si trova nell'imbarazzo di prendere dei provvedimenti nei confronti di un cane che ha morso l'orefice Chriukin.
Il racconto è dinamico e segue il flusso di informazioni che lo stesso commissario riceve nel corso delle sue indagini. Più nuove informazioni riceve, più cambia idea, da questo comportamento deriva il titolo della novella. Il commissario procede come un camaleonte e come il camaleonte cambia il colore della pelle adattandosi all'ambiente in cui si trova, così Ociumielov si adatta al suo ambiente di vita.
Analogie con l'universale comportamento umano? Tante. Naturalmente il lettore troverà in questo e negli altri racconti della raccolta il punto di vista del commissario, insomma niente a che fare con il modo di procedere, ad esempio, di Maupassant che quando racconta inserisce i suoi commenti condizionando il giudizio di chi legge.
LO STARNUTO
Della raccolta è quello che più mi è piaciuto, prima di tutto per la sua brevità e poi per la storia in sé esposta con uno stile al limite del surreale.
Il protagonista del racconto è il "magnifico usciere" Ivàn Dmitric Cerviakòv che si trova in un teatro per seguire "Le Campane di Corneville", quando all'improvviso starnutisce colpendo senza volerlo un generale, il banalissimo episodio gli crea un senso di colpa talmente forte che provocherà in lui la morte.
Ecco la conclusione (vale la pena citare il passo per avere un'idea dello stile di Cechov):
"Nel ventre di Cerviakòv qualcosa si lacerò. Senza vedere nulla, senza udir nulla, egli indietreggiò verso la porta, uscì in strada e si trascinò via.....Arrivato macchinalmente a casa, senza togliersi la divisa di servizio, si coricò sul divano e.....morì".
La caratteristica di tutti i racconti è la presenza di espressioni brevi in cui Cechov descrive abilmente gli stati d'animo e i comportamenti interiori dei personaggi, il lettore troverà una corrispondenza tra il modo di comportarsi di ciascun personaggio e gli accadimenti vissuti in un gioco di continui rimandi in cui diventa difficile comprendere se sono i protagonisti a causare gli eventi o se gli eventi determinano la reazione e influenzano il comportamento dei protagonisti. In questo Cechov è stato un maestro!!!
INFORMAZIONI SUL LIBRO
Titolo Racconti (1885)
Autore Cechov Anton
Editore Feltrinelli (collana Universale economica. I classici)
Prezzo di copertina: 9,80 Euro.
Se ne consiglia la lettura.
Cechov acconta l'uomo, l'uomo di ogni tempo. Un maestro.
Articolo di proprietà dell'autore adattato per questo spazio.