La Procura di Nocera Inferiore apre un'indagine nei confronti di chi ha commentato con insulti la frase di Napolitano"Di boom ricordo solo quello degli anni Sessanta in Italia; altri boom non ne vedo. Ma diversi personaggi celebri hanno espresso il loro dissenso sulle parole del Capo dello Stato. Tra loro Baudo.
Reato di offesa all'onore e al prestigio del capo dello Stato, è questa l'accusa rivolta dalla Procura di Nocera a chi ha commentato online la frase di Giorgio Napolitano pronunciata all'indomani del risultato elettorale delle amministrativa 2012:«Di boom ricordo solo quello degli anni Sessanta in Italia; altri boom non ne vedo»..
Pippo Baudo commentando la risposta del capo dello Stato Giorgio Napolitano che ha voluto minimizzare il risultato di Grillo alle elezioni comunali 2012 ha detto che quelle di Napolitano sono state parole «dure e impietose. Amo Napolitano e mi dispiace dissentire da lui, ma quello del Movimento 5 Stelle è un boom se si dà alla parola il significato di scossone. Quel boom significa: volete ancora prendere milioni di euro, nominare amministratori ladri, figli incapaci e donne disponibili?».Baudo ha poi affermato senza mezzi termini: «La verità è che il disgusto cresce, se non s'incanala la rabbia può succedere qualsiasi cosa, può esplodere la violenza».
Al di là degli esiti giudiziari della vicenda, la frase di Napolitano pone un'altra problematica dal punto di vista giuridico ossia se il presidente della Repubblica possa prendere posizione, esprimendo approvazione o dissenso, sulle preferenze di voto dei cittadini. Secondo la Costituzione no, i compiti attibuiti alla funzione presidenziale non contemplano questa possibilità in quanto ciò che deve contraddistinguere il presidente della Repubblica è la terzietà.