Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
14 giugno 2018 4 14 /06 /giugno /2018 05:23
Lo spinozismo tra razionalismo dogmatico e accuse di ateismo

La dottrina di Spinoza si presta a diverse definizioni: è al contempo un panteismo naturalistico totalizzante  e un razionalismo dogmatico. Proprio per questa duplice caratteristica, la filosofia di Spinoza presenta non poche contraddizioni, tuttavia vi sono moltissimi aspetti delle sue riflessioni che ancora oggi costituiscono delle autentiche "perle di saggezza" che conservano la loro validità ed utilità sul piano della condotta almeno per quanto riguarda lo stimolo a migliorarsi dal punto di vista comportamentale. 

Nelle società moderne la cultura si è ramificata in settori sempre più specialistici pertanto alcuni dei temi affrontati da Spinoza prestano il fianco alla critica (spesso impietosa) specialmente per quanto riguarda la sua teoria della conoscenza. Come è noto Spinoza costruisce la sua teoria della conoscenza utilizzando un procedimento deduttivo matematico e facendo ricorso ad un massiccio impianto di assiomi e definizioni che sul piano formale costituisce un capolavoro di logica. Dal punto di vista formale il modo di procedere di Spinoza è oggi sconfessato dal metodo scientifico basato sulla dimostrazione e sulla falsicabilità, metodo a cui nessun intellettuale moderno si può sottrarre pena l'accusa di vaneggiamento e di sproloquio fine a se stesso.

Spinoza compie sì un analisi puntuale e metodica ma tutte le argomentazioni utilizzate sono funzionali a giustificare ciò che egli sostiene, per questo vizio la sua filosofia è  dogmatismo razionalistico. Il ricorso sistematico a teoremi, assiomi e sillogismi  inscrive la sua filosofia nel solco della tradizione aristotelica e sotto questo punto di vista Spinoza ne segue i dettami, la sua metafisica poi non rappresenta una novità non essendo altro che una variante, nella sua versione panteistica,del pensiero  di Giordano Bruno. L'aspetto formale prende il sopravvento sulla realtà che diventa una sorta di grande meccano che l'uomo deve accettare in modo passivo e remissivo; l'accettazione dell'ordine naturale non è una novità nella storia del pensiero, i più fermi sostenitori di questa posizione erano gli stoici, ma Spinoza introduce a giustificazione del tutto: Dio. Siccome l'ordine della realtà è così e non può essere cambiato, all'uomo non rimane altro che accettare la natura senza opporvisi. Se da un punto di vista logico Spinoza sembra avere ragione perché l'uomo non può mutare l'ordine naturale, dall'altro lato vi sono tutta una serie di eventi tipicamente umani dove l'azione continua e progressiva della conoscenza è in grado di mutare ciò che sino a qualche secolo fa era visto come ineluttabile. Il problema della libertà dell'uomo è nella filosofia di Spinoza liquidato come un falso problema in quanto l'uomo non è libero nel suo agire. Il Dio spinoziano o se si preferisce la Natura, è onnipresente in ogni aspetto della realtà ed anche qualora l'uomo porti a termine il processo di liberazione dalle passioni raggiungendo uno stato di tranquillità e di indifferenza (apatia), la libertà si risolve in una totale accettazione dell'ordine naturale. L'uomo di Spinoza non solo non è libero ma deve necessariamente partecipare intellettualmente all'unità che è Dio, un Dio con il quale non ci  possono essere rapporti se non quelli del mistico che perdendosi nella visione beatifica della sostanza divina, annulla sé stesso. 

Una delle accuse rivolte a Spinoza è stata quella di ateismo che nell'accezione comune è la presa di posizione consapevole di coloro i quali negano l'esistenza di Dio, se Spinoza per spiegare ogni cosa ricorre a Dio, non si comprende su quali basi si possa fondare questa accusa. Semmai Spinoza poteva essere accusato di "eresia" in quanto era uno strenuo difensore del panteismo naturalistico (Dio è la Natura nella quale perdersi senza riserve) ma l'accusa di eresia poteva valere per un cattolico e non certo poteva essere un deterrente per lui, spirito libero, che proveniva da una famiglia ebrea. Tuttavia non bisogna dimenticare che Spinoza venne profondamente non solo avversato dagli ambienti ortodossi ebraici con la conseguente espulsione dalla Sinagoga ma anche da quelli calvinisti, una beffa per chi come lui, ebbro di Dio, teorizzava di perdersi  proprio in Dio, unica sostanza a cui tutto riconduce.

Condividi post
Repost0
Published by Caiomario - in Filosofi: Spinoza

Presentazione

  • : Condividendoidee (Filosofia e Società)
  • : Storia della filosofia, letteratura e recensioni librarie
  • Contatti

Cerca

Archivi

Articoli Recenti

  • Malombra - Antonio Fogazzaro
    FOGAZZARO TRA SCAPIGLIATURA E NARRATIVA DECADENTE Per chi ama la letteratura decadente "Il piacere" di Gabriele D'Annunzio rappresenta l'inizio non solo di un genere, ma anche il metro di misura di un modus vivendi che nel tardo Ottocento era molto diffuso...
  • Epistula secunda ad Lucilium - Seneca
    SENECA LUCILIO SUO SALUTEM 1. Ex iis quae mihi scribis et ex iis quae audio, bonam spem de te concipio: non discurris nec locorum mutationibus inquietaris. Aegri animi ista iactatio: est primum argumentum compositae mentis existimo posse consistere et...
  • Elogio Della Donna Erotica. Racconto Pornografico - Tinto Brass
    46 PAGINE DI APPASSIONATO TRIBUTO AD UNA DONNA EROTICA: NINFA Non vi è traccia nella letteratura di opere esplicative in cui un regista spiega le sue scelte filmiche, per questo motivo "Elogio Della Donna Erotica. Racconto Pornografico" scritto da Tinto...
  • Favole - Jean de La Fontaine
    Come leggere le favole di La Fontaine Tra le note presenti in molte edizioni de "Le Favole" di La Fontaine, troviamo due raccomandazioni che dovrebbero indicare la tipologia di lettori: la prima consiglia la narrazione del libro ai bambini di quattro...
  • La scoperta dell'alfabeto - Luigi Malerba
    TRA LIEVE IRONIA E IMPEGNO MORALE Luigi Malerba nato a Berceto ( Parma ) nel 1927 , sceneggiatore, giornalista ha partecipato al Gruppo 63 e fa parte di quel movimento intellettuale che è stato definito della Neoavanguardia, partito da posizioni sperimentaliste...
  • La Certosa di Parma - Stendhal
    Ambientato in un Italia ottocentesca in parte fantastica, in parte reale, le avventure di Fabrizio del Dongo si snodano in una serie di incontri e peripezie al termine dei quali si trova il luogo ... ECCO L'ITALIA CHE TROVÒ MARIE-HENRY STENDHAL QUANDO...
  • Il nuovo etnocentrismo in nome della lotta al razzismo
    Sino al 1492 esistevano in America delle genti chiamate genericamente Amerindie (aztechi, maya, toltechi etc.) che costituivano il patrimonio umano e culturale di quelle terre. Sappiamo come le cose sono andate dopo quella data, da quel momento è iniziato...
  • Il ritratto di Dorian Gray - Oscar Wilde
    Letteratura, cinema e teatro, un ritratto che non invecchia. Il ritratto di Dorian Gray è un classico della letteratura, almeno così viene definito e ogni volta che si deve usare questa espressione bisognerebbe farlo con una certa riluttanza perché c'è...
  • Filosofi: Bruno Giordano
    VITA, OPERE Giordano Bruno (Nola, 1548-1600), entrò a diciotto anni a far parte dell'Ordine dei Domenicani nei confronti del quale mostrò insofferenza per la disciplina e per l'indirizzo culturale. Nel 1576 abbandonò l'Ordine perché sospettato di posizioni...
  • Poco o niente. Eravamo poveri. Torneremo poveri - Giampaolo Pansa
    Pansa ha la capacità di saper leggere la realtà e non semplicemente di interpretarla, la sua "narrazione" suscita stupore ed è sempre spiazzante e al di là del fatto che i suoi libri riescano a raggiungere i primi posti delle classifiche dei libri più...

Link