È Superbia il valutare se stessi, per amor proprio, più del giusto. - Baruch Spinoza -
Spinoza definisce la Superbia come il valutare se stessi più del giusto (1), si tratta di un sentimento negativo che rende l'uomo schiavo e che lo conduce ad una valutazione errata di sé e della realtà circostante. Chi valuta le proprie capacità ed abilità in modo non obiettivo cade nella superbia e non importa che questa valutazione ecceda oltre misura le proprie reali capacità. La Superbia è l'effetto dell'Amor si sé stesso, essendo un effetto, la sua causa è l'egoismo nel senso che chi vi cade è preso dall'amore di sé e non considera gli altri. Si tratta di un sentimento di autocompiacimento elevato all'ennesima potenza e di cui - osserva Spinoza - non esiste il contrario perché nessuno stima o valuta se stesso meno del giusto per odio di sé. Tuttavia, chiarisce il filosofo, accade che un uomo possa svalutare se stesso oltre il giusto cadendo nell'Autosvalutazione di sé; questo sentimento è causato dall'insicurezza delle proprie capacità, dalla propria inadeguatezza nell'affrontare impegni e prove di qualsiasi tipo. Come il superbo è ingiusto, anche l'umile dimostra di essere ingiusto nei confronti di sé stesso perché trascorre il suo tempo nel parlare dei propri vizi e delle virtù degli altri. Chi è remissivo, chi la dà vinta a tutti, chi cammina a capo basso in realtà -osserva Spinoza- nasconde un'invidia smisurata nei confronti degli altri. Ciò che è deprecabile quindi non è colui che ha la consapevolezza dei propri limiti, ma la falsa modestia di chi cova nei confronti del prossimo invidia e rancore.
(1) L'argomento viene affrontato nel libro terzo dell'Ethica ordine geometrico demonstrata nei punti 28 e 29.