Negli insegnamenti sulla condotta da tenere, Spinoza affronta il tema delle relazioni extraconiugali, l'argomento viene trattato nell'ambito della vita affettiva dell'uomo nella sezione "Appendice" dell'Ethica al punto 19. Nell'economia del discorso spinoziano, il tema per quanto possa sembrare estraneo alla filosofia, è perfettamente aderente all'esigenza di suggerire e dettare norme di condotta per quanto riguarda la vita affettiva dell'uomo e non c'è dubbio che l'eros sia una componente fondamentale della natura dell'uomo.
Ecco come si pronuncia Spinoza su questo argomento:
" Le relazioni extraconiugali, cioè gli episodi di consuetudine carnale generati preminentemente da motivi dell’ambito somatico, e, in assoluto, tutti gli amori che riconoscono una causa diversa dalla scelta di un animo libero, finiscono facilmente in odio; quando non siano – ciò che è peggio – una specie di follia, nel qual caso è proprio la discordia, più che la concordia, ad esserne alimentata (v. P. III, Prop. 31, Chiarim.)".
Le relazioni extraconiugali vengono definite "episodi di consuetudine carnale generati preminentemente da motivi dell'ambito somatico", questo tipo di relazioni -secondo Spinoza- sono episodi, momenti a cui saltuariamente l'uomo si abbandona per consuetudine carnale, ciò potrebbe significare che fanno parte del modo ci comportarsi tipico dell'uomo visto nella sua carnalità: ma quali sono i motivi che spingono l'uomo a intessere delle relazioni al di fuori del matrimonio? Spinoza afferma che i motivi che spingono l'uomo a questa condotta sono soprattutto quelli dell'ambito somatico, vale a dire motivi legati all'attrazione fisica. Sotto questo punto di vista l'uomo è catturato dalla passione dei sensi e non è libero nella sua scelta in quanto prevale in lui il momento istintivo a discapito di quello razionale. Il giudizio negativo nei confronti delle relazioni extraconiugali è - secondo Spinoza - dovuto al fatto che finiscono per generare facilmente odio in uno dei coniugi e che questo odio porta inevitabilmente alla discordia, una condizione di profondo disagio che finisce per generare solo sentimenti negativi. Alimentando la discordia l'uomo quindi si dimostra folle perché non si rende conto di scivolare in uno stato di schiavitù e di profonda prostrazione causato dalla passione carnale a discapito dell'equilibrio che deriverebbe da una stabile relazione matrimoniale.