PERFETTAMENTE IN SINTONIA CON TUTTI COLORO CHE HANNO DIFFIDENZA VERSO I VECCHI PREGIUDIZI
Ecco un altro sistema filosofico. E' facile che davanti agli scritti di Nietzsche il senso comune possa pensare questo, ma in realtà non esiste un autore nelle storia del pensiero più antisistematico del filosofo tedesco.
Da questo punto di vista Nietzsche è quello più vicino alla vita quotidiana, anzi possiamo dire che la sua filosofia e il suo modo di ragionare siano perfettamente in sintonia con tutti coloro che hanno diffidenza verso i vecchi pregiudizi.
Ecco spiegate in breve le ragioni del successo dei libri di Nietzsche anche tra coloro che pensano che la filosofia sia "solo" un'accozzaglia di idee astruse e un'occasione per esprimere concetti spesso mal espressi e mal fondati.
Il pensiero di Nietzsche, di conseguenza, non è un sistema sull'universo e in questo senso, ancora oggi, è il più moderno e antimetafisico: i fatti più ovvi vengono scarnificati anche alla luce di una critica filosofica che è sempre appassionante proprio perchè l'obiettivo del filosofo di Rocken è quello di demolire l'immagine falsa che hanno i moderni del passato.
Uno degli scritti più controversi e provocatori della sua intera produzione filosofica è "Aurora. Pregiudizi sui pensieri morali", un'opera che venne espressa sotto forma di appunti e che viene considerata propedeutica ai successivi scritti e in particolare alla "Gaia Scienza" che venne poi edita come volume a sé stante.
Per quanto possa essere non agevole "sintetizzare" il contenuto di una serie di appunti non espressi in forma sistematica (Nietzsche era un antisitematico per natura) è interessante per il lettore contemporaneo approcciarsi a quest'opera per capire (dal punto di vista di Nietzsche) l'origine de pregiudizi morali.
È questo un tema che Nietzsche riprenderà e approfondirà in tutte le sue opere, da questo punto di vista (ma solo da questo) si può parlare di "continuità" del pensiero.
Ciò che è espresso in Aurora troverà una più ampia trattazione in "Umano troppo umano", la sua critica filosofica non è mai banale e per usare un termine preso dal linguaggio comune, non è mai "barbosa", anzi il suo unico scopo è quelli di liberare la mente dall'ipocrisia.
Sotto questo profilo "Aurora" è contemporaneamente uno degli scritti più antichi e moderni dell'intera storia della filosofia, Nietzsche, infatti, si comporta alla maniera degli antichi filosofi, di quei primi filosofi che erano essenzialmente degli osservatori originali della vita e della natura.
È infatti un errore pensare che le speculazioni sul mondo naturale dei primi filosofi fossero metafisica, ma furono il tentativo di dare una spiegazione "cosmologica" ai fatti della natura e proprio da quei primi pensieri sono nate le acute critiche della filosofia.
Nell'intricato ginepraio delle credenze umane espresse convenzionalmente anche a livello di senso comune è facile trovare tutti gli elementi coattivi che determinano la suggestione e quei pregiudizi morali di cui parla Nietzsche in "Aurora".
Rintracciare e circoscrivere le origine delle credenze convenzionali sui fatti significa iniziare un'opera di purificazione della nostra coscienza, ma Nietzsche non fa una critica empirica della conoscenza, si spinge oltre, inizia un'analisi della genesi dei fenomeni morali andando alla ricerca delle ragioni che stanno alla base di quella che chiamerà "la chimica delle idee e dei sentimenti" in "Umano troppo umano".
In questa enciclopedia delle false conoscenze, Nietzsche individua quei principi di interpretazione che agiscono nel modo di pensare e che creano i pregiudizi morali.
L'ISTINTO DI CONSERVAZIONE ossia "L'INTENZIONE DI PROCURASI IL PIACERE ED EVITARE IL DOLORE"
I pregiudizi morali sono quindi delle interpretazioni personali e fallaci, ma invece di utilizzare il metodo empirico, Nietzsche impiega il "metodo storico-scientifico" arrivando alla conclusione che tutto ciò che viene spacciato per alto e trascendente (metafisico) è una costruzione astrusa che ha la pretesa di essere il criterio di giudizio dei comportamenti umani.
Ma se la metafisica è fallace, qual'è il fattore che può spiegare il comportamento umano? Solo l'istinto di conservazione è alla base dell'agire umano, Nietzsche utilizzerà in "Umano troppo umano" la seguente espressione:
"...l'intenzione di procurarsi il piacere e di evitare il dolore".
La critica alla consuetudine e ai pregiudizi morali è quindi la critica acuta ad ogni forma di dogma, Nietzsche e consapevole del fatto che il dogmatismo è all'origine di tutti gli errori, ma in un certo senso ne riconosce la dignità in quanto serve per dare ricchezza all'esistenza umana.
Ma se l'errore è inevitabile perchè comportarsi come i bambini che sono sempre pronti ad accettare qualsiasi suggestione?
Probabilmente perché è comodo per l'uomo che a differenza di quanto si possa pensare non è scettico di natura ma è dogmatico, Nietzsche si rende conto che l'uomo non è naturalmente scettico e che con la sua mente totalitaria mantiene tutte quelle abitudini intellettuali che ne giustificano i comportamenti.
La stessa credenza religiosa si rivela incredibilmente precaria, Nietzsche nella "Gaia scienza" dirà che Dio "è morto", un'espressione che è stata foriera di tanti equivoci, ma che è solo la logica conseguenza della insostenibilità della causa prima.
Traduzione: per Nietzsche il dovere di verità tipico della morale cristiana porta inevitabilmente l'uomo ad uccidere Dio al punto che esprimerà questo pensiero ne seguente celeberrimo aforisma: "Che altro sono ancora queste chiese se non le fosse e i sepolcri di Dio?".
LA MODERNITA' DELLO SCRITTO
Pensiamo che la modernità di uno scritto come "Aurora" risieda nel fatto che nell'epoca attuale le visioni del mondo sono sempre più incapaci di interpretare la realtà e di darle una direzione; per quanto possa essere paradossale e nonostante gli "sforzi eroici" di sopravvivere alle contraddizioni della nostra età, pensare di affrontare l'esistenza con una mente fantomatica sia solo il tentativo di darsi un ordine dinanzi ad una vita che è terribilmente confusa.
Anche chi è allenato all'astrazione rimane smarrito dinanzi a tante audaci menzogne, ma un pensiero rimane al di là di tutto: "nonostante il mio smarrimento posso dire che penso e che sono".
Versione consigliata:
Aurora. Pensieri sui pregiudizi morali (Piccola biblioteca Adelphi) [Brossura]
Aurora: l'inizio della critica ai pregiudizi morali