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3 maggio 2014 6 03 /05 /maggio /2014 04:38

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L'Esercito della fame

 

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Ne "Il Diavolo al Pontelungo" di Riccardo Bacchelli si parla di uno strano "Esercito della fame", ecco come viene illustrato dalla scrittore bolognese il malcontento del popolo:

 

«....Cento ragazzacci erano, per la maggior parte, e tutti sparuti, miserabili, ridicoli, coi bastoni puntuti, che i carabinieri avevano lasciato perché potessero appoggiarsi e trascinarsi lungo la strada; camicie sbrindellate, giacche lacere, brache lise e scarpe ai piedi!

Furon battezzati subito Esercito della fame. La folla cominciò a far coda dietro e accompagnamento ai lati sotto i portici. Dagli scherzi ai lazzi, dalle risa ai gridi, la gente si sentì positivamente truffata nella sua attesa. Non sapendo con chi prendersela, fischiò come a teatro. "Come a teatro" borbottò seccatissimo Simon Viollet.

La ragazzaglia accorse; e le grida riempirono la vecchia strada signorile e austera: "Soldati del Papa! Soldati dal Becco di Legno! -Morti di fame! - Scannapagnotte! - Scacazzoni! - Carogne! - Faccie da morti in piedi!"

Certo insultare dei vinti prigionieri non era un atto esente da vigliaccheria, ma la cortigianeria della folla è molto complessa, e mentre disprezza ed opprime chi ha perso perché le par vile, ha contro di lui rancore, perché se non fosse stato vile essa avrebbe da obberdirgli. Sui deboli perdenti essa sfoga anche l'astio naturale contro i forti vincenti».

 

In un paese  come l'Italia in cui i precari e i disoccupati sono bollati come scansafatiche, bamboccioni, ciusi e quant'altro di offensivo possa il linguaggio dei "moderati" escogitare, la folla dei protetti ad oltranza, quelli che hanno tutti i diritti acquisiti perché prima era così,  sovente manifesta la sua insofferenza verso ogni manifestazione di piazza organizzata dai giovani e meno giovani che non hanno speranza. Fa specie notare che gli sfruttati sono a loro volta sfruttatori di altri sfruttati, ma il potere sa che con qualche concessione può contare sulla più totale arredevolezza e persino dell'accondiscendenza di tante volpi d'argento.  Del resto nel paese delle mille corporazioni è così da secoli, nessuno vuole mollare l'osso, ognuno ha da perdere qualcosa e poco importa se nell'Esercito della fame le fila si ingrossano giorno dopo giorno, l'importante è contenere, controllare, concedere quel che basta per fare sfogare i senza niente.

I pacchi delle organizzazioni caritatevoli sono solo elemosina ed è bene essere consapevoli del fatto che in una democrazia non si può tutto risolvere con le eccedenze dei prodotti alimentari in scadenza!!!

 

 

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Fonte immagine:http://www.flickr.com/photos/38563625@N06/5695814675 (album di roby_zihan)

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Published by Caiomario - in Società
1 gennaio 2014 3 01 /01 /gennaio /2014 07:25

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Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/71523911@N00/2071066725

 

 

Il diritto a costruirsi una casa abusiva, non è un diritto ma una vera e propria violenza nei confronti delle persone oneste; chi sostiene il contrario è un fomentatore del disordine che insulta chi  ha sempre rispettato le regole. Avanti quindi con le ruspe per demolire chi ha fatto scempio del territorio e ha evaso le tasse.

 

Taluni per solo interesse personale pontificano dagli alti scranni difendendo l'illegalità che non può mai essere giustificata a meno che non si metta in discussione la coesione sociale stimolando il ricorso agli espedienti di qualsiasi tipo come la costruzione illegale di abitazioni su terreni di proprietà altrui.

 

Le palandrane che fomentano la piazza in modo ingannevole giustificando l'abusivismo edilizio cedano ad uso gratuito canoniche e conventi invece di difendere l'elargizione ad uso gratuito delle cose altrui ricordandosi che il settimo comandamento dice: non rubare!

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6 aprile 2013 6 06 /04 /aprile /2013 06:18

Il dramma che si è consumato a Civitanova Marche dove tre persone si sono suicidate non è frutto della crisi, ha i suoi mandanti politici che hanno deliberatamente ignorato lo stato di indigenza in cui versano ormai larghi strati della popolazione

La questione degli esodati rimane irrisolta e il numero dei senza lavoro ultracinquantenni che non hanno alcuna possibilità di rientrare nel posto del lavoro cresce ogni giorno di più, i provvedimenti del governo Monti approvati dalla maggioranza dello strano inciucio che ha tenuto in scacco l'Italia per 12 mesi,  sono la causa di tanta disperazione inascoltata; quando la pressione fiscale raggiunge il 52% un paese subisce una rapina continua che lo impoverisce e che toglie qualsiasi speranza ai più deboli.

Se imporre sacrifici (agli altri) significa fare morire le persone, è meglio una volta per tutte togliersi dalla mente che questa classe politica possa governare. Hanno fallito, non sono in grado di dare soluzioni sostenibili, non meritano neppure la parola!

 

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2013/04/05/Crisi-marito-moglie-suicidi-nelle-Marche_8504103.html


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14 gennaio 2013 1 14 /01 /gennaio /2013 22:13

La Fiat ha chiesto la cassa integrazione per lo stabilimento di Melfi, durerà due anni, siamo alle solite come ai bei tempi dell'Avvocato, le cose non vanno bene e chi paga? Pantalone ovviamente.

 

A questo punto  il governo che si insedierà  subito dopo le prossime elezioni dovrebbe agevolare l'entrata in Italia  di altri gruppi automobilistici, di certo non sarebbero contrari tutti quegli italiani che non comprano autovetture Fiat (sono la maggioranza) e ne avrebbero  sicuramente giovamento i lavoratori che potrebbero contare su maggiore stabilità, continuità e garanzie contrattuali. C'è da giurarci  però che alcuni sindacati non sarebbero d'accordo, preferiscono vedere i lavoratori  proni a 90°, in cambio di un piatto di lenticchie....................

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5 gennaio 2013 6 05 /01 /gennaio /2013 09:13

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Migliaia di persone sognano di entrare nel Palazzo e sgomitano per essere inserite in questa o quella lista, diventando deputati o senatori avranno risolto per sempre i loro problemi e c'è da scommetterci che la maggior parte di loro si dimenticherà della classe sociale di appartenenza, dei precari, dei poveri, dei cassaintegrati e dei diseredati di ogni specie.

Entrare alla Camera dei deputati o al Senato sarà per molti precari un vero affare che li sistemerà per tutta la vita, poi molti di loro, una volta che sarà finita la legislatura, troveranno un'occupazione in qualche compartecipata...alla faccia dell'ANTISISTEMA.

È nata un'iniziativa che senza mezzi termini e con molta ironia parla di questa lotteria che vede moltissimi  (ma non tutti) partecipanti che sognano non di cambiare l'Italia ma di prendere 13 mila euro al mese, ecco il link e il video dell'inno:

 

 

 

 

http://partitolotteria.org/

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12 novembre 2012 1 12 /11 /novembre /2012 07:22

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Turni da 10 ore di lavoro e stipendi da 300 euro al mese,  a queste condizioni viene prodotta la nuova Fiat 500 L in Serbia. Italiani lo dovete sapere, poi deciderete se acquistare o no questo modello della casa automobilistica diretta da Sergio Marchionne.

In Italia la nuova Fiat 500 L viene venduta a partire da un prezzo di listino di 14.900 euro e chi la dovrebbe comprare? I disoccupati? I cassa integrati da 780 euro al mese, i giovani precari o gli ultracinquantenni che vorrebbero fare uscire prima dal lavoro e scaricare sulla fiscalità pubblica? 

Un grande capitalista come Henry Ford diceva che i primi che dovevano comprare le autovetture Ford dovevano essere gli operai che la producevano, Marchionne invece ha spostato una parte della produzione dall'Italia e l'ha portata in Serbia, lui dirà che il costo del lavoro in Serbia è più basso e che alla Fiat non conviene produrre in Italia. Come dargli torto? Venda però la nuova Fiat 500 L in Serbia, vediamo quanti operai che lavorano negli stabilimenti della Fiat si potranno permettere di acquistarla.


 

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Fonte immagine:http://www.flickr.com/photos/22977635@N05/2206832386 (Album di NVR77)

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5 novembre 2012 1 05 /11 /novembre /2012 05:49

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Fonte immagine:http://www.flickr.com/photos/45092778@N07/8080013888 (album di vignettando con Dario Levi)

 

Torna la tassa sui ricchi? Sembrerebbe di sì, l'obiettivo è quello di trovare risorse per pagare le pensioni ai cosiddetti "esodati", le ultime stime ufficiali dicono che sono 130 mila ma è probabile che il numero debba essere rivisto al rialzo.
Una delle proposte per reperire i denari necessari per salvare gli esodati è quella di introdurre una tassa del 3% sui redditi che superano i 150 mila euro.

La soluzione prospettata rappresenta di fatto un'aumento della pressione fiscale, ma l'emendamento alla legge di stabilità  presentato alla commissione lavoro di Montecitorio non trova tutti d'accordo, prima di tutto il Governo ha espresso la sua contrarietà, inoltre da più parti si è anche rilevato che se l'emendamento dovesse diventare legge di Stato rischierebbe di essere cassato dalla Corte Costituzionale. Anche il presidente della Confindustria Squinzi ha espresso un parere negativo affermando che aumentare la pressione fiscale sui redditi che superano i 150 mila euro l'anno significherebbe colpire quei contribuenti che in questo momento di crisi continuano a spendere e che questo avrebbe una inevitabile ricaduta sui consumi e sull'occupazione.
Non c'è dubbio che la pressione fiscale ha  ormai raggiunto limiti insostenibili, del resto Monti ha più volte ripetuto che i provvedimenti durissimi presi nel mese di novembre 2011 servivano proprio per pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici e le pensioni, ma una volta che il barile sarà raschiato completamente e resterà vuoto dove andranno a prendere i soldi? Se non si riduce la spesa pubblica diminuendo il numero dei dipendenti vedremo salire ancora le tasse e ad esserne colpiti saranno le categorie più deboli quelle a cui nessuno pensa e che non hanno nessuna rappresentatività.

Ma non è finita qui, per pagare le pensioni degli esodati si profila un aumento delle sigarette, un aumento che si renderebbe necessario dato che servono altri  3 miliardi di euro per coprire la spesa, ma anche in questo caso la stima dovrà essere rivista al rialzo. Secondo una nota diramata dalla Federazione italiana tabaccai, se il provvedimento dovesse passare questo comporterebbe un'aumento di 80 centesimi di euro per un pacchetto di sigarette.

Meglio comunque aumentare le sigarette che la benzina, su questo non c'è dubbio!
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14 ottobre 2012 7 14 /10 /ottobre /2012 08:21

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Corrado Passera intervendendo la Forum delle piccole imprese ha dichiarato: " Bisogna rispondere alla grande paura di 50 milioni di famiglie per il futuro", ha poi aggiunto: "È il momento in cui si accumula tutto il possibile effetto della crisi e delle manovre che si sono succedute. È il momento di massimo stress". Jacques II de Chabannes de La Palice, non avrebbe potuto fare di meglio, le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico giungono all'indomani della decisione del Governo (di cui lo stesso Passera fa parte) di eliminare in corso d'opera tutta una serie di deduzioni e detrazioni in sede di dichiarazione dei redditi  e ciò in spregio dello Statuto del contribuente.

 

Ministro Passera gli assegni familiari erogati dall'Inps sono una miseria, le banche non concedono mutui alle famiglie, in Italia ci sono centinaia di migliaia di cassaintegrati e disoccupati, il potere d'acquisto è crollato e Lei se ne esce con questa constatazione? Roba da matti, le decisioni le prendete voi e le famiglie sono le prime vittime di questa scellerata politica, ma le vittime sono le famiglie degli altri, non le vostre.

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10 ottobre 2012 3 10 /10 /ottobre /2012 05:14

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Dai dati diffusi dall'Istat, il potere d'acquisto delle famiglie è sceso dell'1,6% nel secondo trimestre del 2012, il dato attuale se confrontato con lo stesso periodo del 2011 porta la differenza a -4,6%. I dati  diramati dall'Istituto Nazionale di Statistica confermano ancora una volta che girano pochi soldi e che una larga fascia della popolazione non spende se non per le cose necessarie (e spesso neppure per queste).

Eppure questa situazione che viene definita "allarmante" dai soliti soloni che invocano la crescita e la ripresa dei consumi (di cose superflue) presenta dei lati positivi, si comprano meno auto e si producono meno rifiuti. Non abbiamo bisogno di acquistare oggetti inutili e se la crescita e il progresso vengono intesi come turboproduzione a tutti i costi, ben venga la contrazione dei consumi, a guadagnarci sarà l'ambiente e la salute.

Non sarebbe più saggio impiegare le persone in lavori che hanno come obiettivo la salvaguardia dell'ambiente? Non abbiamo bisogno di una super produzione di alluminio e acciaio, siamo pieni di posate, pentole e  di auto, eppure c'è chi strepita e si agita perché ripartano i consumi.

Rivedere il modello di sviluppo è necessario anche per creare vera occupazione, a quanto pare però i sindacati italiani sono ancora legati all'idea che per favorire il lavoro bisogna consumare sempre e comunque ed è proprio questa scellerata idea che ha portato all'indebitamento delle famiglie e ha innescato la crisi. Indebitarsi per acquistare oggetti inutili o l'ultimo modello di autovettura sarebbe da scellerati e irresponsabili, abbiamo invece bisogno di un nuovo modo di concepire il consumo individuale. Chi ha orecchie per intendere, intenda.

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9 ottobre 2012 2 09 /10 /ottobre /2012 16:31

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IL MALATO IMMAGINARIO 

Nel 1979 veniva proiettato nelle sale cinematografiche "Il malato immaginario", un film esilarante e per certi versi tragico che meglio ha  saputo rappresentare al di fuori dei teatri la celebre commedia di Molière e il cui interprete indimenticato e indimenticabile fu Alberto Sordi. 
La pellicola ebbe un grande successo soprattutto per la grande vena comica e ironica che ha permeato quasi tutte le sequenze di quel celebre film di diretto da Tonino Cervi che ha liberamente reinterpretato il malato d'immaginazione che è si un malato immaginario ma proprio per questo soffre di un disturbo che è oggetto di numerosi studi da parte della comunità scientifica e in particolare degli specialisti di psichiatria. 

 

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SIAMO TUTTI IPOCONDRIACI E LE SALE DEI PRONTO SOCCORSO SONO INTASATE

Le sollecitazioni non mancano per quanto riguarda la descrizione di patologie più o meno gravi , trasmissioni tv, programmi radio, un diluvio di informazioni presenti su internet che scatenano un clima di allarmismo e mettono in moto la massa di di ipocondriaci pronti ad intasare le sale d'aspetto dei medici di base e le corsie dei vari Pronto Soccorso: " Proprio ieri sentivo un dolorino alla schiena, non sono forse i sintomi di quella malattia di cui parlavano...." 
L'allarmismo si trasforma in una vera e propria mania che prende il sopravvento e distrugge anche la nostra tranquillità: il percorso dei malati immaginari non risparmia nessuno, medico di base, analisi, tac, radiografie, visite specialistiche, tutti i sintomi presunti mettono in allarme anche gli altri componenti della famiglia che vengono travolti dall'insana preoccupazione. 

Questa insana preoccupazione per il proprio stato di salute è ormai sempre più diffuso, secondo alcune statistiche in Italia vi sono circa dal 5 al 10 per cento di malati immaginari che riversano le loro energie a prevenire e a curare quello che non c'è. 
Molti di noi hanno sperimentato questo stato di preoccupazione anche semplicemente ritirando le analisi del sangue quando un valore si discostava dal range posto accanto al valore registrato, è quello il momento in cui si chiamano le sorelle e i fratelli, l'amica o l'amico, il figlio e la figlia e si incomincia attraverso delle congetture di capire che cosa possa essere facendo delle similitudini con i sintomi che provava questo o quel conoscente, la tappa successiva è quella più insidiosa :la diagnosi del medico di famiglia non basta, si va alla ricerca del medico bravo, dello specialista, del "fachiro" che è migliore nel suo campo. 
Avviene quella sorta di trasmigrazione familiare che porta il "paziente" a viaggiare per essere visitato da un noto specialista dalla parcella salata perchè più costa, più è bravo, l'ansia sale, non basta più nessuna diagnosi neppure quella del fachiro specialista in..... 


PERSONAGGI CELEBRI MALATI IPOCONDRIA

Mal comune mezzo gaudio: una volta videmmo un'intervista rivolta a Carlo Verdone che oltre ad essere un bravissimo attore, ha una caratteristica unica, riesce semplicemente vedendo una pastiglia a dire di quale farmaco si tratti e cosa veramente incredibile è a perfetta conoscenza di ogni posologia e di ogni controindicazione. 
Celebre è anche l'ipocondria di Woody Allen e nel mondo letterario uno dei più grandi ipocondriaci era Marcel Proust ma non manca nel mondo scientifico il suo rappresentante di punta, Charles Darwin
Nel mondo dello spettacolo uno dei più famosi ipocondriaci è stato Michael Jackson che era solito ricorrere a massiccie dosi di farmaci di cui non aveva assolutamente bisogno. 
Il caso limite è quello di Barbra Streisand che gira sempre con il suo medico personale ma non è la sola, un notissimo ( il più noto ) uomo politico italiano è anche lui costantemente seguito dal proprio medico. 
Anche qui l'elenco è lunghissimo, dimostrazione questa che l'ipocondria colpisce sia le persone comuini che quelle celebri ed anzi più il livello di notorietà sale, più aumenta la paura delle malattie...( o di morire e perdere quello che si ha?). 

MA SI PUO' GUARIRE? 

Ci sono forme di ipocondria passeggere dovute a particolari momenti di stress in cui si somatizza tutto quello che si sente o si legge e ha a che fare con le più disparate patologie, ma ci sono coloro che passano il loro tempo a guardare giornali che parlano di salute ( di malattie) oppure a leggere pagine e pagine Internet che riguardano questa o quella malattia. 
Alcune di queste persone quando parlano con qualcuno , incominciano a raccontare delle loro malattie, quasi che questo sia l'unico modo di attirare l'attenzione su di sé, è molto facile che questa mania poi degeneri in rabbia. 

PAURA DI TUTTO 

In una società medicalizzata come la nostra, il pozzo senza fondo a cui drenare risorse non sono i malati veri ( che poi guariscono) ma i malati d'immaginazione ( che non guariscono mai);abbiamo visto gli esiti dell'ultima presunta pandemia che ha spinto migliaia di persone, suggestionate dal catastrofismo elevato a sistema, a vaccinarsi contro l'influenza A/H1N1 , passata la paura collettiva gli

organismi internazionali si sono affrettati a ridimensionare i rischi di questa presunta pandemia. 

Analisi, specialisti, farmaci da banco e da "sottobanco" sono spesso tutto il contorno che circonda il malato d'immaginazione che tra tutte le malattie presenta in particolare due patologie: il mal di testa e il mal di schiena; questo sentire "male" il proprio corpo porta come conseguenza a sentire male ogni cosa compresa quella sfera emotiva che viene scambiata come patologia.. 

 

 

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COME VIENE CURATO L'IPOCONDRIACO 

Se l'ipocondriaco è un malato immaginario non è un malato ma se la sua diventa una fobia di avere malattie e questa (paura) si trasforma in psicosi l'ipocondriaco è un malato, finalmente l'ipocondriaco ha raggiunto il suo obiettivo che è quello di sentirsi male e al medico non rimane che somministrare ansiolitici e antidepressivi che dovrebbero curare gli squilibri neuro-psicologici. 
Ma se il farmaco non basta, l'ipocondriaco recidivo può e deve essere indirizzato verso la psicoterapia che permette di poter individuare e risolvere quei conflitti interiori che sono alla base di una delle patologie più insidiose che i normali esami clinici non possono diagnosticare. 

 

 

 

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IL CONTRARIO DELL'IPOCONDRIACO 

Un esempio da imitare su come reagire ad una malattia o ad un infortunio (veri) ci viene da quello straordinario personaggio che è Valentino Rossi, un mese dopo l'incidente al Mugello, Valentino è tornato in sella pronto a regalarci ancora spettacolo: avrà avuto bravissimi fisioterapisti, i migliori orotopedici ma ha una cosa che l'ipocondriaco non ha, l'autostima di sè e se non si vuole bene a se stessi come si può pensare di volere bene agli altri? 

Queste riflessioni nascono anche  dal fatto che in famiglia assistemmo alla parabola discendente di una ipocondriaca che stava perfettamente in salute ma che, nella convinzione di stare male, ha incominciato ad assumere quantità incredibili di farmaci, questa persona è deceduta per un tumore al fegato.

Conclusione: Il malato immaginario fa ammalare di cuore quelli che gli stanno vicino...

 

 

Articolo di proprietà dell'autore, pubblicato anche altrove

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