Potrebbe apparire azzardato definire Full metal jacket il miglior film di guerra di tutti i tempi? Forse è un'esagerazione ma è sicuramente uno dei migliori film di ogni tempo contro la guerra.
È il film che ha rivelato il genio di Stanley Kubrick e che ha denunciato come la guerra e in particolare la guerra nel Vietnam, fu un'avventura delirante e un paradosso inconcepibile per un paese che aveva dato un tributo pesantissimo in nome della libertà nel secondo conflitto mondiale.
Bisogna dire che lo specifico filmico di Kubrick può essere definito un capolavoro perchè viene riversato tutto lo specifico di amante dell'immagine e della fotografia che il grande regista statunitense padroneggiava con maestria: normalmente il regista fa il regista e ha al suo fianco un direttore della fotografia, Kubrick ne poteva fare a meno perchè il suo modo di concepire le scene di qualsiasi film era quello di scattare delle istantanee che avrebbero potuto vivere anche al di là della trama e dello svolgimento del film stesso.
Bisognerebbe su questo film aprire un discorso a parte sui vari tipi di inquadratura che Kubrick impiegò e sui vari movimenti di macchina che hanno dato a tutto il film un'ambientazione scenografica veramente straordianaria: sono stati valorizzati i primi piani senza perdere di vista le riprese più ampie che hanno adattato le scene agli ambienti in cui si svolge il film.
Il film è diviso in due parti: la prima parte racconta gli inizi della carriera militare del soldato Jocker a cui ha prestato il volto uno straordinario Matthew Modine. La seconda parte si sposta nel Vietnam dove il soldato Jocker fa una sorta di reporter di guerra per l'esercito.
PRIMA PARTE
La prima metà della pellicola narra il periodo di addestramento delle reclute del corpo dei marines con due personaggi Jocker e Palla di Lardo Vincent D'Onofrio molestati e tormentati dal sergente Hartman.
Tutto l'addestramento è una carrellata di vessazioni e di umiliazioni ( il richiamo ad "Arancia meccanica" è inevitabile) con prove fisiche faticose ed inutili che hanno il solo scopo di piegare qualsiasi capacità di resistenza.
E in particolare le attenzioni che sarebbe poco definire sadiche di Hartman si rivolgono a Palla di Lardo il quale subisce continuamente le angherie diventando una vittima sacrificale che alla fine dell'addestramento, prima di partire dalla base, ucciderà il suo carnefice prima di suicidarsi davanti agli occhi di Jocker.
Già la prima parte della pellicola è un film nel film: i contenuti del livello della narrazione si intersecano seguendo una successione cronologica in crescendo, l'intreccio degli eventi non subisce tagli nè inversioni, Kubrick è straordinario nel presentare i tempi in relazione alle singole sequenze, è un film che parla di uomini, di giovani, di militari che vengono sottratti al loro mestiere di fare il soldato e che non vivono dignitosamente; i personaggi le loro caratteristiche psicologiche e morali vengono messe a nudo coinvolgendo lo spettatore in una reazione emotiva che inevitabilmente non può essere neutrale.
Sentimenti, rapporti reciproci, comportamenti emergono in tutta la loro crudezza provocando indignazione e disgusto per l'assurdità e l'inutilità che invece di forgiare un carattere fanno emergere il peggio che c'è nel fondo dell'animo umano.
SECONDA PARTE
Lo svolgimento dei fatti si sposta nel Vietnam dove Joker viene inviato per fare il cinereporter di guerra, assunto l'incarico, viene inviato in prima linea e Jocker (Kubrick) suo malgrado vede la guerra nella sua illogicità di mattanza preordinata: i suoi amici vengono mandati a morire in una missione del tutto inutile in cui si vede l'insensibilità dei vertici militari nel considerare la vita dei propri soldati come la risorsa più importante...morire per scelte deliberatamente sbagliate.
LA GUERRA DI OGGI: ARMIAMOCI E PARTITE
Si potrebbero ripetere le solite argomentazioni sull'inutilità della guerra che è presente con costanza in tutta la trama del film ma Kubrick credo abbia voluto anche denunciare l'incompetenza dei militari a condurre una guerra in cui non si privilegia il gruppo, la differenza che passa tra il modo di fare la guerra alla maniera degli antichi e quella moderna è che i condottieri dell'antichità andavano in guerra con i loro soldati, Cesare andò in Gallia e combattè personalmente in prima linea, Alessandro Magno era il primo a marciare, Napoleone presiedeva personalmente le campagne di guerra...erano condottieri che avevano un concetto di guerra dove era inconcepibile pensare di mandare le proprie truppe al massacro abbandonandole a se stesse.
Cos'è la guerra odierna invece? Abbiamo dei politici che sempre prendono decisioni per gli altri e dove gli altri vanno a morire senza nessun coinvolgimento o rischio da parte loro, non c'è GLORIA non c'è ONORE ma solo cinismo e vigliaccheria, non ci può essere assoluzione per coloro i quali "comandanti in capo" dicono agli altri di andare in guerra e di morire in guerra.
E' un film che non ha redenzione ma solo amarezza e il sergente Hartman è sempre lì in agguato ovunque.........
...Fino a quando non si ha voglia di tornare a casa avendo una debole e residua speranza come nel film.....sulle note di Mickey Mouse Club.........
DVD o VHS, non ha importanza quello che conta è vedere il film
Negli anni si sono succedute diverse versioni dove cambiano solo i contenuti extra, i trailers cinematografici presenti in quelli disponibili in commercio sono poco interessanti...........quello che conta è il film..da vedere in vhs, in dvd a noleggio o come ognuno desidera...
Conclusione:...Oggi li chiamano effetti collaterali...per giustificarsi della mattanza.
Fonte immagine: http://www.flickr.com/photos/58355651@N00/273294661 (album di timurblog)