Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
17 aprile 2012 2 17 /04 /aprile /2012 04:40

Il partigiano Johnny è l'opera più importante e controversa del ciclo fenogliano dove protagonisti sono sempre degli eroi che vivono con passione la loro esistenza determinata e condizionata dagli eventi storici che fanno da sfondo ad ogni singola storia. 
La capacità di Fenoglio è stata quella di raccontare personaggi a volte indecifrabili ma veri, uomini che vissero il loro individualismo come scelta esistenziale portandola alle estreme conseguenze. 
La datazione de "Il partigiano Johnny" costituisce ancora oggi una questione irrisolta, secondo alcuni studiosi il romanzo sarebbe stato scritto nella seconda metà degli anni '40, secondo altri invece il romanzo sarebbe stato redatto nel biennio '56/'58. Per il lettore è una questione di poca importanza, ma per chi si occupa dello studio dell'intera opera fenogliana la questione assume una notevole rilevanza in quanto la prima redazione de "In partigiano Johnny" venne scritta in lingua inglese e da quella prima stesura venne poi estratto il materiale che andrà a costituire altri due grandi romanzi del ciclo fenogliano." Primavera di bellezza" e "Una questione privata". I termini della controversia sono quindi noti, ma a tutt'oggi non sono stati sciolti i dubbi legati alla questione della datazione. 


IL LINGUAGGIO UTILIZZATO DA FENOGLIO 

La maestria e la fervida inventiva nel saper creare "parole nuove" caratterizzano tutta l'opera, sin dalla parta iniziale del romanzo, il lettore si imbatterà nei famosi neologismi fenogliani che conferiscono vivacità all'intero romanzo. 
Esaminiamo alcuni periodi: 

  • "Come i fascisti continuavano ad inapparire", il termine "inapparire" viene usato al posto di "non apparire". 
  • "spinta su dalla vaporosa pianura dalla mano aselettiva", il secondo neologismo è presente nello stesso periodo, l'autore usa la parola "aselettiva" nel senso di "che non faceva una scelta" 


e ancora: 

  • asimpaminico nel senso di "non eccitato", il termine è formato da alfa privativa e dall'aggettivo "simpaminico" anche'esso un neologismo e derivante da simpamina, un derivato delle anfetamine che ha proprietà farmaceutiche eccitanti. 
  • sinalcolico senza alcool ossia astemio, il termine è un composto di sine (parola latina che significa "senza" e alcolico). 



Oltre all'utilizzo di numerosi neologismi, l'autore usa gli aggettivi in sequenza per spiegare e rafforzare un concetto, ecco un esempio: 

"......un puritano di inibizioni lucide e folli, atabagico, sinalcolico, asimpaminico". 

Altra caratteristica del linguaggio fenogliano è il ricorso ai termini dialettali e all'uso frequente di parole ed espressioni inglesi, come ad esempio: 


  • "trampling" nel senso che procedeva camminando con difficoltà; 
  • "went out again" che potremmo tradurre con l'espressione "che scomparvero nuovamente"; 
  • "raided" preferito alla parola italiana "attaccavano"; 
  • "hissing" per "fischio". 



COMMENTO AL LIBRO 

Del linguaggio usato ne "Il partigiano Johnny" colpisce il ricorso frequente alla descrizione impressionistica che fa dell'autore un impareggiabile narratore, Fenoglio sa raccontare i fatti conferendogli movimento e azione, immortalando ogni scena in una fotografia che fissa nel tempo le sequenze del racconto per cui il lettore è come se si trovasse a dover scorrere una pellicola che fotogramma dopo fotogramma lo fa partecipare agli eventi. Niente rimane sospeso a mezz'aria come ad esempio nella descrizione della battaglia in cui il partigiano Jonnhy partecipa alla sua prima battaglia (l'episodio è contenuto nel capitolo IX dell'opera). 
Possiamo definire l'episodio descritto un racconto della memoria crudo e tragico in cui Johnny dopo essere sfuggito alle retate dei militi della Repubblica Sociale decide di unirsi alle squadre "rosse" e darsi alla macchia. 
Quello di Johnny appare un destino fiero e tragico, lo stesso che ha accomunato tutti quegli uomini che decisero deliberatamente e per libera scelta di vivere quell'esperienza. Emerge dal racconto un impegno verso la propria vita che da individuale si fa collettiva, a tratti Jonnhy appare come un inguaribile visionario che porta dentro di sé le passione della sua scelta esistenziale; nel suo comportamento si ritrova non solo la complessità degli ideali vissuti con coerenza ma anche l'amicizia, l'amore. 
E' questo il punto che più ha creato polemiche della visione fenogliana della guerra partigiana, fino a che punto, infatti, le scelte di Johnny sono scelte che derivano da una fede politica o semplicemente da una scelta esistenziale? Il rifiuto di Johnny al fascismo non è sicuramente il risultato di una scelta ideologica nel senso di una conversione politica, l'ideologia occupa uno spazio limitato ed è comunque sempre molto approssimativa, potremo definirla "intuitiva" ma amore e morte non erano forse gli elementi costituivi di quell'epoca che rappresentò un momento cruciale per tutta la storia europea? 
Il vero protagonista del romanzo è la figura di Johnny ma sullo sfondo c'è la guerra di Resistenza che viene descritta per quello che fu veramente, un evento tragico che fagocitò tutto a partite dalle amicizie e dalle famiglie che spesso si trovarono divise su fronti contrapposti. 
Se l'opera di Fenoglio ha suscitato dibattiti infiniti questo è dovuto al fatto che la sua visione della Resistenza andava al di là dei miti ideologici del tempo, ma lo scrittore di Alba, più di ogni altro ha saputo descrivere con rara efficacia narrativa, una storia forte e violenta che forse non spiega ma racconta l'assurdo in cui si trovarono immersi molti giovani che vissero quei giorni. 

Beppe Fenoglio Il partigiano Johnny (1968)
Einaudi, 1994 - con un saggio di Dante Isella
Einaudi Tascabili, pp. 527
Euro 10,00

Il-partigiano-Johnny.jpg


 

Condividi post
Repost0
Published by Caiomario - in Libri

Presentazione

  • : Condividendoidee (Filosofia e Società)
  • : Storia della filosofia, letteratura e recensioni librarie
  • Contatti

Cerca

Archivi

Articoli Recenti

  • Malombra - Antonio Fogazzaro
    FOGAZZARO TRA SCAPIGLIATURA E NARRATIVA DECADENTE Per chi ama la letteratura decadente "Il piacere" di Gabriele D'Annunzio rappresenta l'inizio non solo di un genere, ma anche il metro di misura di un modus vivendi che nel tardo Ottocento era molto diffuso...
  • Epistula secunda ad Lucilium - Seneca
    SENECA LUCILIO SUO SALUTEM 1. Ex iis quae mihi scribis et ex iis quae audio, bonam spem de te concipio: non discurris nec locorum mutationibus inquietaris. Aegri animi ista iactatio: est primum argumentum compositae mentis existimo posse consistere et...
  • Elogio Della Donna Erotica. Racconto Pornografico - Tinto Brass
    46 PAGINE DI APPASSIONATO TRIBUTO AD UNA DONNA EROTICA: NINFA Non vi è traccia nella letteratura di opere esplicative in cui un regista spiega le sue scelte filmiche, per questo motivo "Elogio Della Donna Erotica. Racconto Pornografico" scritto da Tinto...
  • Favole - Jean de La Fontaine
    Come leggere le favole di La Fontaine Tra le note presenti in molte edizioni de "Le Favole" di La Fontaine, troviamo due raccomandazioni che dovrebbero indicare la tipologia di lettori: la prima consiglia la narrazione del libro ai bambini di quattro...
  • La scoperta dell'alfabeto - Luigi Malerba
    TRA LIEVE IRONIA E IMPEGNO MORALE Luigi Malerba nato a Berceto ( Parma ) nel 1927 , sceneggiatore, giornalista ha partecipato al Gruppo 63 e fa parte di quel movimento intellettuale che è stato definito della Neoavanguardia, partito da posizioni sperimentaliste...
  • La Certosa di Parma - Stendhal
    Ambientato in un Italia ottocentesca in parte fantastica, in parte reale, le avventure di Fabrizio del Dongo si snodano in una serie di incontri e peripezie al termine dei quali si trova il luogo ... ECCO L'ITALIA CHE TROVÒ MARIE-HENRY STENDHAL QUANDO...
  • Il nuovo etnocentrismo in nome della lotta al razzismo
    Sino al 1492 esistevano in America delle genti chiamate genericamente Amerindie (aztechi, maya, toltechi etc.) che costituivano il patrimonio umano e culturale di quelle terre. Sappiamo come le cose sono andate dopo quella data, da quel momento è iniziato...
  • Il ritratto di Dorian Gray - Oscar Wilde
    Letteratura, cinema e teatro, un ritratto che non invecchia. Il ritratto di Dorian Gray è un classico della letteratura, almeno così viene definito e ogni volta che si deve usare questa espressione bisognerebbe farlo con una certa riluttanza perché c'è...
  • Filosofi: Bruno Giordano
    VITA, OPERE Giordano Bruno (Nola, 1548-1600), entrò a diciotto anni a far parte dell'Ordine dei Domenicani nei confronti del quale mostrò insofferenza per la disciplina e per l'indirizzo culturale. Nel 1576 abbandonò l'Ordine perché sospettato di posizioni...
  • Poco o niente. Eravamo poveri. Torneremo poveri - Giampaolo Pansa
    Pansa ha la capacità di saper leggere la realtà e non semplicemente di interpretarla, la sua "narrazione" suscita stupore ed è sempre spiazzante e al di là del fatto che i suoi libri riescano a raggiungere i primi posti delle classifiche dei libri più...

Link