Album di Caiomario
Nel corso di un'intervista tra il giudice Giovanni Falcone e il giornalista Marcelle Padovani e poi pubblicata nel libro "Cose di Cosa Nostra",(1) Falcone spiega in modo dettagliato quali sono le tecniche di omicidio preferite dai mafiosi.Le considerazioni di Falcone partono da un dato di fatto: l'analisi delle armi da fuoco impiegate dall'organizzazione mafiosa, armi da fuoco che hanno rivelato molti aspetti del modus operandi di Cosa Nostra ma che sgombrano il campo anche da un equivoco: la convinzione che la mafia privilegi una tecnica rispetto ad un'altra. Falcone a tal proposito precisa: "(La mafia) non ha alcuna preferenza di tipo feticistico per una tecnica o per un'altra"(2) tuttavia il metodo migliore da sempre utilizzato da Cosa Nostra è la "lupara bianca" che consiste nella scomparsa della vittima senza lasciare tracce. Sono migliaia le persone vittime della mafia di cui non si sa più niente e a differenza di quanto si possa pensare, Cosa Nostra non ama gli spargimenti di sangue semplicemente per il fatto che non vuole stare al centro dell'attenzione con fatti clamorosi.
Nello specifico per eliminare una persona senza spargimento di sangue la tecnica preferita dai mafiosi è quella dello "strangolamento" quindi "Niente colpi di arma da fuoco, niente rumore. Nessuna ferita e quindi niente sangue"(3), il passo successivo è lo scioglimento del corpo della vittima in un bidone di acido che viene poi scaricato in un canale di scolo o in un pozzo.
Falcone spiega in cosa consiste il ragionamento dei mafiosi: se attirare una persona in un luogo appartato non è facile, una volta che questa ha accettato, è meglio evitare di attirare l'attenzione dei vicini con colpi di arma da fuoco.
Per uccidere un uomo con lo strangolamento ci vogliono circa 10 minuti ad averlo raccontato a Falcone è stato il pentito Francesco Marino Mannoia che con una punta di macabra civetteria definì gli strangolamenti "omicidi da professionisti".
NOTE
- Giovanni Falcone In collaborazione con Marcelle Padovani, Cose di Cosa Nostra, Rcs Rizzoli Libri S.p.A., 1991.
- In op. cit. p.26
- Ibidem p.26